È quasi mattina mentre dormo nel mio letto

Si affaccia una stella nella tempesta e la faccio entrare

Così mi ritrovo a veleggiare in acque chiare

Fino ad un’incantevole isola di spiagge bianche

La grigia estate mi riesce diversa nei tuoi occhi.

                        Nata ai piedi del lungo sasso eretto in alto all’infinito

Scheggia fra le rocce che cantano nel vento

Ciclamino sui prati accarezzati dai boschi in discesa

Nella valle sdraiata al bel tempo d’un pomeriggio agosto

Il profumo nell’aria mi parla di te e ti vengo a cercare

Nel canto di uccelli che svolazzano felici

Fra case impreziosite dall’arte nella storia

E balconi splendenti di gerani

Saluto la grande scultura di legno lungo la via

Mentre quel suono si fa sempre più vicino.

Ed ecco il nido della creatura che danza nei miei sogni

La principessa a spasso nella foresta

Raccoglie i più bei fiori e stringendoli fra le mani

Chiude gli occhi respirando profondamente.

Il sole taglia di netto sulle vetrine e mi incrocia qualcuno

Attraverso la strada insieme a qualche nuvola

Aspettando appeso al primo lampione

Gioco ad indovinare qual è la finestra della tua camera.

Poi compari e con due salti ti ho davanti

Vorrei abbracciarti nel tuo bell’abito d'epoca

Ma ti proteggi sorridendo dietro un cacciatore

Un velo di tristezza dietro un tuffo nel blu.